“Spesso come architetti veniamo considerati i ‘registi’ nel processo della costruzione edilizia, questo perché il nostro mestiere innesca le stesse dinamiche della costruzione filmica. È attraverso l’intreccio di similitudini costruttive che ci siamo interrogati su quale potesse essere una composizione, un ‘montaggio’ cinematografico che rappresentasse al meglio questa logica di perlustrazione nell’infinito mondo del cinema.
Abbiamo costruito tre racconti attraverso la sequenza di tracce di film, circoscritte all’interno di un tema di volta in volta comune, in modo che potessero tenere il filo della narrazione: un caleidoscopio multiforme di colori, suoni, paesaggi, architetture, emozioni. I tre ambiti di ricerca, le tre famiglie, attingono a mondi distinti per scala rappresentativa e codice emozionale: la città e la sua trasformazione (Milano), l’architettura iconica e il suo uso simbolico nella rappresentazione cinematografica, infine il confine come metafora di un passaggio od ostacolo da un mondo ad un altro. La scala della rappresentazione assume forme ogni volta differenti e ci conduce per mano passando dalla sottile ironia per arrivare fino a drammatiche sequenze narrative.
Con il loro aiuto sono stati selezionati soggetti condivisi che attraverso il ricordo e l’esperienza di ognuno rimandassero ed indagassero i possibili tre temi. La sequenza di film e tracce costruite attraverso una ricca lista di suggerimenti è stata visualizzata prima in ordine sparso per arrivare ad un indice ragionato e selettivo e da qui ad un montaggio lineare, quasi documentale, ma anche sentimentale, dove ai cult più di nicchia si affiancano immagini indimenticabili di grande notorietà perché il cinema, come l’architettura, è fatto di ricerca sommessa, grandi visioni e mondi immaginati.
Per attivare questo processo abbiamo attinto ad una forma già in atto e praticata dagli amici di AIR3 Associazione Italiana Registi, che periodicamente condividono, attraverso una consultazione in rete, un tema specifico. AIR3 Cinema Club ha visto proiettare nel 2018 i migliori video musicali del 2017, le migliori scene di inseguimento, il ’68, la droga, raccontati nel cinema”.
Michele Rossi e Filippo Pagliani